Diventare diacono

Con l’aiuto e la Grazia di Dio, il 1 ottobre 2022, insieme ad altri 14 seminaristi della nostra Diocesi, sarò ordinato diacono dall’Arcivescovo Mario Delpini. Che grande gioia!… ma cosa vuol dire essere diacono?

Le foto dell’ordinazione in Duomo

Le foto durante la Messa della prima Omelia

Mi piace pensare al Diacono come colui che annuncia, serve e apprende. Diventare diacono vuol dire iniziare ad annunciare il Vangelo, predicare e benedire: un annuncio che si fa più esplicito e profondo, cercando sempre più di condividere ciò che la Parola suscita in me e, soprattutto, portando Gesù, la luce del Suo Amore anche là dove tutto può sembrare nelle tenebre. Il diacono, allora, annuncia la bellezza che sperimenta, così come le fatiche che porta nel cuore, spinto da un bisogno sempre più concreto della testimonianza, proprio come dicevano gli apostoli: «noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato».

Diventare diacono vuol dire vivere il servizio, proprio come ha fatto Gesù. Fin dai primi tempi della Chiesa, i diaconi erano gli uomini che si prendevano cura dei poveri, degli abbandonati ed emarginati, il vero “tesoro della Chiesa”. Proprio come Gesù, che si cinge il grembiule e lava i piedi agli apostoli, così il diacono si riveste della carità, dell’amore verso i dimenticati. Il diacono, allora, è colui che vive il servizio a partire dai piccoli gesti, perché la sua vita possa realmente essere donata tutta, all’ingrosso a Dio!

Diventare diacono, infine, vuol dire apprendere: non soltanto da Gesù (questo tutti dovremmo farlo!) ma anche dagli altri preti! Eh sì.. il diacono non è ancora un prete, ma, potremmo dire, che guarda ai preti per imparare ad essere fedele, ad amare la Chiesa. Il diacono è in cammino verso una definitività sempre più vera e marcata, è in cammino per entrare nella comunione del presbiterio, per ritrovare guide e fratelli fra i preti.

Tutto questo, però, è sorretto da Dio, dallo Spirito Santo che cambia davvero l’uomo: il diacono, dopo l’ordinazione, è un uomo nuovo, totalmente aderente a Dio, al Suo progetto, fedele nella preghiera e obbediente al Vescovo. Come classe di Preti 2023 abbiamo scelto che il nostro motto parlasse all’uomo di oggi, ma in primo luogo parlasse a noi che stiamo scegliendo Dio per sempre: «Pace in terra agli uomini, che egli ama»; l’annuncio degli angeli ai pastori per la nascita di Gesù parte dalla gioia della Pace, quella vera, quella che solo Lui sa donare. Allora, oggi più che mai, il diacono, o forse è meglio dire, ogni cristiano, è un uomo/una donna di pace; pace che parte dalle relazioni e dalle situazioni quotidiane, una pace che è per tutti, nessuno escluso!

Vi chiedo fin d’ora una preghiera per me e per i miei compagni, e vi ringrazio per il cammino fatto insieme, per il sostegno e la carità mostratami in questi anni! A presto!

Matteo Biancardi