IN OCULIS FACTA:
Ospiti

Massimo Robberto

Lavora allo Space Telescope Science Institute (STScI) di Baltimora come responsabile del team NIRCam (Near-Infrared Camera), lo strumento principale del Telescopio Spaziale James Webb (JWST). È anche Ricercatore presso la Johns Hopkins University.

La sua specializzazione è nella ideazione, costruzione e utilizzo di strumenti astronomici innovativi. Prima di lavorare per JWST/NIRCam, è stato responsabile per il canale infrarosso della Wide Field Camera 3, l’ultimo strumento installato a bordo dell’Hubble Space Telescope. Ha anche concepito SPACE, un satellite per lo studio della Dark Energy che l’ESA ha selezionato e integrato in Euclid (lancio previsto nel 2023) e alcune altre missioni attualmente allo studio. Per i telescopi terrestri, è il Principal Investigator di SCORPIO, lo strumento principale del telescopio di 8m Gemini South, e dello spettrografo SAMOS per il telescopio SOAR da 4m, entrambi in Cile. Nel passato ha costruito la camera infrarossa MAX per il telescopio UKIRT alle Hawaii, all’epoca il più grande telescopio infrarosso al mondo.

Il suo principale campo di ricerca è la formazione delle stelle di piccola massa e dei pianeti. Ho guidato vari programmi di ricerca col telescopio Hubble, in particolare due Treasury Programs sull’ammasso della Nebulosa Orione. Il primo di questi studi ha prodotto una delle più belle immagini mai create da Hubble (almeno secondo National Geographics). Prima di raggiungere STSCI, ha lavorato per l’Agenzia Spaziale Europea per il programma Hubble (1999-2005), al Max Planck Institut für Astronomie di Heidelberg (1995-1999) e all’Osservatorio Astrofisico di Torino (1987-2005). Ha una Laurea Summa cum Laude in Fisica e un PhD in Astronomia presso l’Università di Torino.

Marco Bersanelli

È professore ordinario di Astrofisica presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano. Lavora nel campo della cosmologia osservativa, in particolare su misure del Fondo cosmico a microonde (CMB), la luce fossile dell’universo primordiale. Ha lavorato presso il Lawrence Berkeley National Laboratory, Berkeley, su osservazioni da terra dello spettro CMB dalla White Mountain High-Altitude Station e dalla Amundsen-Scott Station al Polo Sud. Negli ultimi 28 anni ha svolto un ruolo di primo piano nella missione spaziale ESA Planck, dedicata a osservazioni su tutto il cielo dell’anisotropia e della polarizzazione del CMB, la quale ha misurato i principali parametri cosmologici con una precisione senza precedenti. Nel periodo 2018-2021 il gruppo di ricerca da lui guidato ha avuto un ruolo chiave nel progetto BeyondPlanck, finanziato dall’UE, volto a sviluppare un nuovo sistema di analisi del CMB. Attualmente è impegnato in esperimenti di nuova generazione per rivelare la traccia di onde gravitazionali primordiali nella polarizzazione del fondo cosmico, tra cui il progetto LSPE e la missione spaziale LiteBIRD della JAXA.

È autore di oltre 300 articoli su riviste di astrofisica con referee. Ha un track record di 20 anni di insegnamento accademico e formazione di giovani ricercatori in fisica e astrofisica, ed è stato direttore della Scuola di Dottorato in Fisica dell’Università di Milano. Ha pubblicato saggi, libri e capitoli di libri su argomenti scientifici e interdisciplinari e ha condotto numerose mostre scientifiche. Tiene conferenze di divulgazione sulla cosmologia, l’astronomia, l’educazione scientifica e l’esplorazione delle connessioni tra scienza e scienze umane.

È direttore scientifico di Euresis e presidente della Fondazione Sacro Cuore per l’educazione dei giovani.

Cristina Lenardi

È professore ordinario di Fisica Applicata presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano e dal 2019 è Direttore della Scuola di Specializzazione in Fisica Medica e dal 2020 è Presidente del Collegio Nazionale dei Direttori delle Scuole di Specializzazione di Fisica Medica. E’ responsabile del laboratorio di Fisica della Superfici e della piattaforma Biomateriali Avanzati presso la Fondazione Unimi.

Le sue principali aree di ricerca riguardano lo sviluppo di dispositivi microfabbricati per attuatori bio-ibridi, la sintesi di microparticelle organiche per cell delivery e di gel per dosimetria tridimensionale, lo studio di processi cellulari di meccanotrasduzione su superfici nanostrutturate e caratterizzazione elettronica di nanomateriali.

È docente dei corsi di Bioimaging per la laurea magistrale in Molecular Biotechnology and Bioinformatics e di Tecniche di Imaging per Applicazioni Biomedicali per la laurea magistrale in Fisica. Ha pubblicato più di 170 lavori.

Alex Costa

Si è laureato in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Padova e ha conseguito il dottorato in Biotecnologie Vegetali. È professore ordinario di Fisiologia Vegetale presso il Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano. È coordinatore scientifico della Piattaforma  di Bioimaging dell’Università degli Studi di Milano (UNITECH-NOLIMITS) dal 2016.

È autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche. I suoi principali interessi di ricerca sono volti a comprendere il ruolo dei secondi messaggeri nello studio di come le piante interagiscono con il loro ambiente, con attenzione alla comprensione dei meccanismi attraverso cui le piante percepiscono e trasducono gli stress. In particolare lo studio del “signaling” del calcio mediante microscopia di imaging avanzata con piante che esprimono indicatori geneticamente codificati.

Francesco Zavatta

Nato a Rimini nel 1986, vive e lavora vicino a Milano. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze e in seguito di Venezia, collabora non solo con gallerie d’arte, ma anche con aziende e scuole, nella consapevolezza che l’arte contemporanea può dialogare con il mondo del lavoro e dell’educazione. La sua ricerca artistica si serve della pittura figurativa come mezzo di espressione potente e primordiale.

Per un approfondimento: www.francescozavatta.com

Mariachiara Rossetti

È attualmente ricercatrice post-doc presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano, dopo quattro anni di esperienza preso l’Istituto Nazionale di Astrofisica.

Si occupa di cosmologia e di astrofisica degli ammassi di galassie, principalmente tramite analisi dati di osservazione in banda X e nelle microonde. Fa parte della collaborazione Planck.