Circolo Beata Giovanna d’Arco

Il giorno 11 ottobre 1919 durante la prima adunanza generale presso l’oratorio femminile della parrocchia dei Ss.Alessandro e Margherita di Melzo, viene fondato un circolo della Gioventù Cattolica Femminile (GCF) col nome di “circolo Beata Giovanna d’Arco”.

Con il ritrovamento nell’archivio parrocchiale di un quadernetto con gli scritti storici (che troverete in queste pagine dedicate) principalmente con i verbali delle assemblee, si è potuto stabilire con certezza la data della presenza dell’Azione Cattolica a Melzo:
11 ottobre 1919, 100 anni di storia!

Dal libretto sono anche emerse alcune curiosità.

Lo statuto del circolo

Riportiamo gli articoli dello statuto stabilito durante la prima adunanza generale dell’11 ottobre 1919:

  • art. 1 È costituito nella parrocchia prepositurale di Melzo presso l’oratorio femminile, un circolo della Gioventù Cattolica Femminile  che prende il nome di “circolo Beata Giovanna d’Arco”
  •  art. 2 A commento di tale articolo il circolo ha uno scopo diverso dall’oratorio e quindi esiste anch’esso oltre l’oratorio; ha lo scopo di riunire le giovani e di integrare la formazione religiosa avuta nella famiglia, nell’oratorio e di educare la gioventù all’aperta difesa del pensiero Cristiano. Le socie della GFC devono obbedire alle socie della UDC
  •  art. 3 In ordine ai suoi scopi il circolo deve promuovere ritiri spirituali, adorazioni eucaristiche, santissime comunioni collettive, tenere conferenze religiose e apologetiche e conferenze culturali, perciò resta stabilito che si terrà una conferenza di cultura la seconda domenica del mese, una conferenza religiosa e apostolica la quarta domenica del mese; nelle altre domeniche vi sarà un po’ di discussione intorno a obiezioni sentite contro la religione o conversazioni in altro argomento. E’ dovere delle socie di cooperare alla diffusione della “buona stampa”: giornali, opuscoli, riviste ecc. intesa a diffondere il pensiero cristiano, poiché la lettura è il pane dello spirito
  • art. 5 Possono far parte del Circolo le giovani cattoliche di specchiata condotta che accettino lo statuto-regolamento. Le socie dai 14 ai 16 anni sono aspiranti e formano una sezione a parte, per essere accolte nel Circolo devono frequentare l’oratorio femminile di San Giuseppe.
  • art 6 I doveri delle socie: intervenire regolarmente a tutte le manifestazioni religiose ed alle pratiche di pietà promosse dal circolo, assistere a tutte le conferenze e adunanze; le socie che mancano tre domeniche successive alle riunioni senza giustificato motivo restano escluse dal circolo della GFC. la quota mensile è stabilita in lire 0,50 e per aspiranti in lire 0,20; inoltre vi è l’obbligo di abbonarsi al giornale “Le nostre battaglie”
  •  art. 8 Il Circolo è retto da un consiglio di presidenza che comprende 8 membri: la presidente, la vicepresidente, la segretaria, la cassiera e 4 consigliere. La quota d’entrata è stabilita in lire 1 per le socie, come per le aspiranti.

Leggendo le pagine dei verbali da cui sono tratti questi racconti, appare subito evidente come il motto scritto sul distintivo: “preghiera, azione, sacrificio” non fosse solo uno slogan, ma costituisse l’anima del gruppo.
Le modalità di svolgere il proprio apostolato sono lontanissime dalle attuali, ma l’atteggiamento di testimonianza nella quotidianità ci accomuna.

Nel quadernetto erano riportati anche i presenti alle adunanze e i componenti del consiglio direttivo.

Altri approfondimenti:
il consiglio direttivo
le curiosità sulle adunanze